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BARUFFALDI, via Crucis laica, undicesima stazione

Graphic work

COD: ss11 Categorie: , Tag: ,

Descrizione

309, Strada Statale Romea

Una via Crucis laica

Elaborazione digitale

Stampa su tela

2015

 

Si compone di 14 opere, come le stazioni di una via Crucis, quindi un unicum non separabile.

Lavoro presentato a Venezia nell’ambito della manifestazione “This is Contemporay art”,

presso il Chiostro della Basilica dei Frari, in occasione della Biennale arte 2015.

 

 

BARUFFALDI

 

Pittore-incisore. Nel 1975 si laurea in Filosofia e inizia le prime sperimentazioni grafiche con Licata, Sanchini e Goetz. Partecipa, nel 1982 e 1983, agli Incontri d’Arte Contemporanea organizzati dal comune di Anacapri e coordinati da Gillo Dorfles. Nel 1983 presenta al Centre George Pompidou di Parigi, il volume “Carnevale a Venezia”, edito dal Doge Editore.

Nello stesso anno inizia il progetto artistico “Venezia Capitale”  svolto in  tre fasi successive:

La Mala Pianta, opere su cemento, tela, plexiglass, 1983;

Amanti, rilievi, opere su sagome di legno, 1984;

Il Gran Narciso, opere su carta e tela, 1986.

Nel 1988 espone “Made in Italy”, titolo ironico per presentare un corpus di incisioni ispirate a capi d’abbigliamento. Nello stesso periodo si misura con un tema classico, la Natura Morta, scegliendo come tecnica il carborundum. Comune a questi lavori è l’uso di matrici di gran formato e la tiratura molto bassa che va dall’esemplare unico agli undici esemplari.

Le altre mostre importanti di questo periodo sono:

-1990, Terra di Siena, acquetinte e carborundum;

-1991, Uno su Uno, quando l’incisione è un esemplare unico;

-1991, Le Réveil, cartella di sette incisioni a colori;

-1993, Ostentatio Imaginis, disegni elaborati al computer;

-1994, Carnevale Profano, acqueforti, acquetinte, cere molli;

-1997, Matinée, acquetinte, seguito de Le Réveil.

Con la mostra personale Le Réveil 2000 Baruffaldi inserisce nella  produzione artistica un nuovo filone tematico che si sviluppa attorno alla figura dell’Angelo. Angeli, Arcangeli, Serafini e Cherubini intesi dall’artista secondo una propria personalissima visione “profana” (vedi Quaderno BAC n° 7).

Seguono altre mostre tematiche dove riprende il proprio segno-firma, stilizzazione del Leone e dell’Angelo, utilizzando nuove tecniche calcografiche e xilografiche con l’introduzione anche della fotografia digitale:

In Illo Tempore, Hans, Terrae (vedi Quaderno BAC n° 11).

 

Nel 2004 si accosta all’antica arte dell’Icona su tavola ed esegue alcune tempere all’uovo di ispirazione classica, rivolgendosi presto però all’esecuzione di alcune tavole con soggetti “profani”, prendendo spunto dai miti  e dai volti contemporanei, praticamente le “Nuove Icone”.

Nel 2007 esce il Quaderno BAC n° 17 “Il Leone e l’Angelo”, con le nuove opere dell’artista su tema Angeli ed Arcangeli. L’introduzione critica è di Giuliano Gargano.

Una mostra di questi Angeli  partecipa alla 3^Giornata del Contemporaneo il 6 ottobre 2007, organizzata dalla galleria BAC ART STUDIO sotto l’egida dell’associazione AMACI.

 

2018, due nuove serie di opere:

  • Nonostante Venezia, carborundum
  • Angelo del Naufragio, tecnica mista su plexiglass

Nello stesso anno esce il volume “Il colore inciso”, edito da Marsilio, sui quaranta anni di attività incisoria dell’artista.

 

Baruffaldi, inoltre, ha pubblicato nel corso degli anni,  le seguenti cartelle:

REPERTI (1978),   La LUNA (1980),  ATTICA (1987),  CODICE 48 (1995), SEVEN BROTHERS (2005).

 

 

 

Informazioni aggiuntive

opera

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