
L’artista Baretta di Milano è riconoscibile per il modulo delle “barchette” di carta che ha introdotto nelle proprie opere. Un’operazione artistica originale dagli esiti sempre sorprendenti ed affascinanti.
Nelle sue composizioni le barchette possono essere poste in ordinate file orizzontali, con tonalità di colore alterne, scritte visibili oppure quasi cancellate, in un ordine che solo la mente dell’artista ha concepito, lasciando a noi un sottile gioco di ricerca di significati, dagli esiti sempre imprevisti ed i prevedibili. Altre volte le barchette sembrano avvitarsi in percorsi apparentemente casuali e confusi. Sempre rimane sorpreso il nostro sguardo nella rincorsa tra onde e riflussi di colore.
Oggi proponiamo, all’apertura della nuova versione del sito della galleria, alcune opere recenti e ancora una volta rimaniamo incantati dal lavoro di Baretta.
Paolo BARETTA
Milano, 8 Febbraio 1961. La sua tensione nei confronti delle espressioni artistiche lo impegna nell’ambiente musicale, che abbandona all’età di trent’anni per dedicarsi esclusivamente alla pittura.
Frequenta dal 1992 lo studio del maestro Egidio Fusi partecipando nel frattempo ad alcuni concorsi. Negli anni ’90 inizia un sodalizio con William Congdon, ultimo grande autore del gruppo newyorkese Action Painting, rapporto di amicizia e lavoro interrotto solo con la morte del maestro nel 1998.
Da allora ad oggi il percorso compiuto ha condotto l’artista a riconoscere dignità alle cose più semplici, nella costruzione dell’immagine, nel divenire dell’uomo e dell’artista, nella sua eterna ricerca del vero.