
La Galleria BAC ART STUDIO di Venezia, riapre …
… nonostante le gabbie che ormai la stringano in una morsa mortale.
Siamo tra i pochi che avevano individuato, a partire dagli anni “80,
le problematiche che stavano snaturando la città:
-abbandono dei residenti
-ambiente e acque alte
-turismo sempre più dequalificato
-sostituzione delle attività artigianali di qualità con simil-prodotti di importazione orientale
-trasformazione della città in un semplice, seppur coloratissimo, scatolone per eventi importati dall’esterno a scapito delle iniziative locali
-cessione di importanti edifici storici a miliardari eccentrici per uso e consumo proprio, che nulla aggiunge all’ offerta culturale della città…
…e altri fenomeni simili di contorno.
Nel nostro settore, per esempio, quante Gallerie d’arte private c’erano nel 1980 e quante ce ne sono oggi?
Ma, restando sul tessuto sociale più autentico: quante attività del mercato a Rialto erano dei veneziani e quante ne sono rimaste a loro?
La riapertura della Galleria BAC ART STUDIO vuole essere ancora una volta una piccola testimonianza di “resistenza” alla situazione attuale che tutti denunciano, ma che nessuno è in grado di governare per produrre un’inversione reale del fenomeno. Tanto meno la politica.