Volume edito da Marsilio, sui 40 anni di attività grafica di Paolo Baruffaldi.
Tra poco il volume sarà disponibile nelle librerie e sul sito della galleria BAC ART STUDIO
“Storicamente l’incisione, pur essendo conosciuta in oriente fin dai secoli più lontani, inizia la propria stagione in Europa, tra Quattrocento e Cinquecento, in funzione ausiliaria rispetto alla grande Pittura. L’incisione, nelle sue varie forme, tecniche e linguaggi, si presta bene per la riproduzione di un soggetto pittorico, contribuendo così alla diffusione delle opere dei grandi artisti presso un pubblico più vasto, rispetto ai soli committenti e alle cerchie ristrette di conoscitori e collezionisti.
Molta fortuna ebbero, per esempio, le Xilografie di Tiziano, le incisioni del Dürer, di Rembrant, Piranesi, Goya.
Un altro aspetto che procurò molta fortuna e diffusione dell’incisione fu il suo utilizzo, sia in ambito religioso (i santini e le immagini devozionali) che in ambito profano (carte da gioco, tarocchi).
L’incisione, si potrebbe dire con un azzardo, fu l’ambiente “social” di quei secoli…” (dall’introduzione dell’autore)